OK Milano Zona 8, dicembre 2004

Luca Mazzucchelli, consigliere dei Verdi-Arancia in Zona 8

 

City Life ha vinto la gara per la riqualificazione dell’area Fiera di Milano

 

Peggio non poteva andare in quanto il nuovo "rinascimento milanese" comincia con un progetto dove si massimizzare la cubatura e il ricavo: è infatti previsto un indice di edificabilità doppio rispetto alla norma.

 

Ecco allora che l'immagine dei tre grattacieli esprime esteticamente il delirio albertiniano e la sua santificazione della finanza che incarna una fiducia nelle illimitate capacità della tecnica e del marketing: questa è ormai la vera filosofia del nostro tempo.

 

E il verde? Chi si aspettava un vero polmone di alberi secolari stile Central Park resterà deluso: il 50% dell'area del progetto è destinata a verde, ma è in realtà un verde condominiale, sparpagliato qua e là al solo scopo di nascondere l'impatto dei nuovi edifici estranei al quartiere e soprattutto renderli più vendibili.

Appare allora più idoneo il progetto di Renzo Piano, che avrebbe compattato il verde in un'unica area omogenea e ridotto i tre grattaceli ad un unica guglia, più elegante e meno invadente.

 

E il problema del traffico e del parcheggio?

Incredibile ma è stato ignorato: la linea MM rossa, già sovraccarica, dovrà

servire oltre al nuovo polo di Rho-Pero anche al bisogno di mobilità prodotto dal nuovo insediamento abitativo che pare sarà stimato sui 5.000 residenti (da sommare ai 5.000 impiegati e 5.000 visitatori).

 

Altro aspetto fondamentale, soprattutto per i cittadini della Zona 8 è che il progetto City Life (letteralmente città della vita) è completato e affiancato dal progetto Portello (ex stabilimenti Alfa Romeo): la riconversione di questa superficie, anche se indipendente dall’ "operazione fiera”, avrà tuttavia il suo peso nella definizione dell'identità urbana della Zona 8.

Già oggi sono operativi tre giganteschi Iper-mostri che causano una tragica congestione di traffico (e smog) immediatamente visibile agli occhi dei cittadini.

 

Fortunatamente i residenti si stanno mobilitando con giornate di raccolta firme, lettere aperte al sindaco, campagne di sensibilizzazione e l’apertura di un sito internet (www.msacerdoti.it ) per informare sulle problematiche che la realizzazione del progetto comporta.