Intervista del Prof. Gianpaolo Corda a Report nell’inchiesta sul PM10 del 4/6/06

 

Prof. Gianpaolo Corda, consulente per la mobilità del progetto chiamato Citylife delle tre torri

 

Sono previsti posti auto ?

 

Abbiamo una dotazione piuttosto importante di circa 8600 posti auto garantiti in sottosuolo.

 

8600 i posti auto, adesso vediamo come ci si arriva

 

 Il flusso delle automobili viene intercettato dallo svincolo di Fiorenza, quindi dal sistema di autostrade di Torino, Como, Varese e Venezia, riportato verso l’interno della città e scambiando prima con il sistema Fiera, poi con l’area di trasformazione e quindi con le aree di Citylife garantirà una ripartizione almeno pari al 50% con il sistema della via Scarampo. Quindi cambierà radicalmente questa parte della città.

 

Cioè praticamente questo tunnel  e questa maniera di incanalare il flusso delle automobili non esisteva prima, cioè si è creato un nuovo canale.

 

Sì, si è creato un nuovo canale interrato, una strada a quattro corsie fino a viale Teodorico che è già in corso di appalto, quindi siamo tranquilli da questo punto di vista. La cosa significativa per noi è che l’Amministrazione ha già sviluppato il progetto del proseguimento di questo tunnel fino all’altezza del contesto della vecchia Fiera.

 

Quindi riemergeranno lì le automobili.

 

Riemergeranno lì le autombili.

 

Quindi praticamente una nuova direttrice, un nuovo canale che non esisteva e che porterà migliaia di automobili verso il centro

 

Le tre torri vengono costruite in una zona dove i mezzi che ci sono oggi non saranno in grado di trasportare 15.000 persone. La soluzione proposta è quella di utilizzare i soldi che provengono dagli oneri di urbanizzazione per potenziare il trasporto pubblico.

Il Comune dice di essere d’accordo:, si doveva costruire una nuova linea metropolitana però per ora siamo solo agli studi di fattibilità e alla fine i soldi sono stati utilizzati per costruire un tunnel a 4 corsie che prenderà il traffico dalle autostrade e lo porterà dentro Milano. Questo mentre il Ministero dell’Ambiente mette in piedi la commissione Emergenza Inquinamento Atmosferico e paga dei consulenti per dire: la cura è il potenziamento del trasporto pubblico.